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       21 Ottobre 2023                A.Raffaele

Cosa si intende per partita catastale?

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La partita catastale è una parola che risulta piuttosto conosciuta a coloro che hanno avuto a che fare con la compravendita di immobili. Ma non riguarda soltanto le abitazioni, visto che ha a che fare anche con tutte quelle questioni che riguardano le proprietà terriere. Ma quali sono le origini e le evoluzioni storiche di questo concetto? Cosa si intende esattamente per partita catastale? Quando è stata introdotta e quando invece è stata abbandonata questa caratteristica?

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Cosa significa partita catastale?

La partita catastale è costituita da un codice univoco che, all

interno del catasto, serve per identificare un immobile oppure una proprietà terriera. A questo proposito bisogna ricordare che il catasto è un ente che ha come obiettivo quello di catalogare tutte le proprietà che sono presenti in Italia.

Il codice rappresentato dalla partita catastale è molto importante, perché entra in gioco quando si mettono in atto dei processi legali e burocratici. Per esempio, si deve fare riferimento alla partita catastale quando si stipula un mutuo, quando si ha bisogno di richiedere certificati tratti direttamente dal catasto o quando si acquista un immobile.

In tutti questi casi, la partita diventa un elemento rilevante per assicurare la chiarezza e la trasparenza, anche per ciò che riguarda tutto il patrimonio di gestione di uno Stato.

Quando è stata introdotta la partita catastale?

Per riuscire a rispondere a questa domanda, bisogna vedere quali sono i punti di contatto, nella storia, tra partita catastale e catasto. Quest

ultimo, come lo intendiamo in senso moderno, affonda le proprie radici nel periodo napoleonico. Infatti, negli anni tra il 1806 e il 1814, è stato introdotto quello che veniva chiamato il catasto geometrico particellare. Era un sistema che si basava su una mappatura esatta dei terreni e degli immobili.

Ciascuna di queste proprietà veniva identificata attraverso proprio il codice della partita catastale. L

obiettivo era quello di fornire un quadro chiaro delle proprietà presenti sul territorio nazionale, anche, per esempio, quando si trattava di effettuare delle transazioni di proprietà.

Quando è abbandonata la partita catastale?

Questo elemento di cui stiamo parlando era sicuramente molto utile, ma non ha avuto la possibilità di resistere a lungo. Infatti, ci sono stati dei contesti storici in cui la partita catastale è stata messa anche in discussione. Poi, intorno al 2000, il codice univoco è stato totalmente abbandonato.

È difficile riuscire a stabilire perché si è scelto di non usare più la partita catastale, ma sicuramente su questa evoluzione hanno influito dei cambiamenti a livello economico, sociale e politico. Ci sono anche delle esigenze di natura pratica, perché ad un certo punto si è sentita la necessità di semplificare la catalogazione degli immobili e allo stesso tempo si è fatto sentire il bisogno di adeguarsi a nuove leggi.

La partita catastale è stata reintrodotta?

Cambiamenti molto importanti, quindi, quelli che hanno portato all

abbandono della partita catastale, anche se si deve dire che il suo abbandono non si può considerare definitivo. In alcune situazioni il codice univoco è stato reintrodotto, perché c

è stata la volontà di comprendere quanto sia importante per la gestione delle proprietà immobiliari.

La partita catastale può essere veramente rilevante, perché non solo facilita la maniera di gestire le proprietà a livello fiscale e burocratico. Può essere importante anche per puntare alla prevenzione e alla risoluzione di dispute legali. È chiaro, però, che, con il passare del tempo e l

introduzione di nuove tecnologie, anche il sistema catastale si è evoluto, soprattutto per arrivare ad una maggiore digitalizzazione con l

obiettivo di semplificare le procedure.

La partita catastale come viene intesa nel contesto internazionale?

In Paesi come il nostro, il concetto di partita catastale è molto radicato, ma sarebbe interessante riuscire a comprendere fino in fondo come la sua applicazione viene considerata a livello internazionale. Anche in questo caso bisogna fare delle differenziazioni, soprattutto prendendo in considerazione quegli Stati in cui il sistema catastale è molto digitalizzato.

Ci sono, invece, dei Paesi in cui il catasto continua ad essere gestito con metodologie più tradizionali e quindi in queste situazioni ricorrere ad un codice univoco può essere importante. In generale la presenza e l

efficienza di un sistema catastale sono indici di sviluppo economico e tecnologico di una nazione, che riflettono anche la stabilità politica e sociale.